sabato 23 giugno 2007

Comunicato stampa del Comitato Arcobaleno sul centro commerciale di S. Lucia

L’esigenza di trovare un luogo in cui discutere le problematiche cittadine e le soluzioni da adottare ha imposto ormai da diversi mesi ad alcuni partiti della sinistra di Urbino e a significative realtà del mondo associativo di sperimentare nel Comitato Arcobaleno un patto di consultazione e di azione unitaria.
In riferimento alle questioni che l’Amministrazione comunale sta affrontando in questi mesi, mentre c'è una valutazione sostanzialmente positiva per quanto riguarda la Fornace e il Consorzio, il Comitato Arcobaleno giudica negativamente il centro commerciale- nodo- parcheggio di S. Lucia.
Il progetto S. Lucia non è adatto a risolvere i problemi di sosta della città, problemi relativi ai 3.500 lavoratori pendolari, agli studenti, ai residenti fuori le mura, alle esigenze turistiche e di accesso al commercio ed ai servizi del centro storico.
Il piano iniziale di S. Lucia, parcheggio e snodo viario, pur costoso, rispondeva comunque alle necessità di sosta del turismo e di accesso al commercio ed ai servizi del centro storico. Il progetto ora giunto in porto è di fatto un centro commerciale con annesso parcheggio di servizio ed uno snodo viario di ridotte dimensioni a causa della infelice collocazione; gli appena 100/200 posti sosta-auto in più non risolvono alcuno dei problemi.
Il progetto, di bassa qualità urbanistica e architettonica, sarebbe sicuramente in competizione con altri interventi quali il Consorzio, la Fornace e l’auspicabile prossimo piano del Petriccio, opere condivise e sicuramente tese, fin dalla primitiva proposta, a soddisfare analoghe esigenze cittadine che, se debitamente realizzate, renderebbero superfluo il piano S. Lucia.
Il costo che la collettività dovrebbe sostenere per ciascun posto-auto supera i duemila euro a mq.; una cifra che dovrebbe demotivare chiunque dall’operazione.
L'importo dei lavori di 22 milioni di euro, quasi raddoppiato rispetto ai 14 milioni preventivati, è spropositato rispetto alle capacità finanziarie di Urbino e obbligherà il Comune a contrarre un mutuo trentennale di 9 milioni in 30 anni, con una rata di circa 400mila euro annui che assorbirà quasi tutte le entrate dell'AMI Service, rendendole indisponibili per ogni altra necessità. Questa scelta vincolerà per sempre il Comune ad un modello di mobilità insostenibile: sarà necessario, infatti - oltre che aumentare il costo della sosta a
€ 1,50 - incrementare il più possibile i flussi di traffico attorno alle mura, per avere la garanzia che i parcheggi siano sempre pieni e remunerativi.
- Ciò è in contraddizione con le più avanzate tendenze in campo di mobilità, che prevedono la realizzazione di parcheggi lontani dai centri storici e collegati tramite mezzi pubblici.
- E' in contraddizione con le decisioni dell'UE, che imporranno agli enti locali di contribuire all'abbattimento delle emissioni riducendo il traffico.
- E' in contraddizione soprattutto con il programma del Centrosinistra a Urbino, che faceva della sostenibilità il centro di convergenza delle politiche comunali e non prevedeva alcun centro commerciale a S. Lucia, bensì un semplice parcheggio.
- Non è da sottovalutare, infine, l'imprevedibile impatto socio-economico di S. Lucia; una simile struttura alle porte della città si pone in controtendenza rispetto al potenziamento del centro commerciale naturale della città individuato nel suo centro storico e auspicato sia dagli addetti del settore che da un recente studio condotto da Confesercenti, Università, Assessorato allo sviluppo del Comune.
In Consiglio comunale ci sono i numeri per approvare il progetto (anche la minoranza è ad esso favorevole), la cittadinanza deve però sapere che determinate forze politiche e alcune associazioni sono nettamente contrarie alla sua realizzazione e propongono più razionali e meno costosi interventi.

Il Comitato Arcobaleno si impegnerà nelle prossime settimane a promuovere la conoscenza di queste problematiche presso la cittadinanza e in particolare presso gli addetti al settore del commercio. I partiti che costituiscono il Comitato invitano i propri assessori e consiglieri ad esprimere nelle forme opportune in sede di Giunta e Consiglio comunale un dissenso argomentato su questo aspetto particolare dell'azione di governo della città.

SDI
Partito dei Comunisti Italiani
Partito della Rifondazione Comunista
Verdi ecologisti per l'Europa
Legambiente
Centro Donna